Protezione solare per il viso: come prevenire macchie, aging e danni da raggi UV

Donna al sole con cappello a tesa larga, occhiali bianchi e disegno di sole fatto con crema solare sulla spalla.

Sta tornando di moda l’abbronzatura anni ’80, quella intensa, quasi esagerata, che ricorda i pomeriggi al mare senza orari e senza filtri. Ma oggi, a differenza di allora, non è più uno status symbol legato al lusso o alle vacanze esclusive. È diventata qualcosa di diverso, più intimo. Un’espressione di libertà ritrovata, soprattutto per i più giovani.

Dopo la pandemia, dopo i mesi passati chiusi in casa davanti a uno schermo, la Gen Z sembra voler reagire con il corpo e con la pelle. Esporsi al sole, abbronzarsi, vivere all’aperto è quasi un gesto di ribellione alla clausura forzata. Un modo per dire: “Io adesso ci sono, sono fuori, sono vivo”. L’abbronzatura, quindi, non è solo estetica: è memoria e desiderio insieme, una dichiarazione silenziosa ma potente di ritorno alla vita.

I GIOVANI DIMENTICANO DI APPLICARE I SOLARI

Secondo un sondaggio del 2024 dell’Orlando Health Cancer Institute, una persona su sette sotto i 35 anni crede che i prodotti schermanti siano dannosi e da un’altra ricerca dell’American Academy of Dermatology Association è emerso che la metà dei giovani intervistati ha dichiarato di essersi scottata lo scorso anno e il 64% di dimenticare spesso di applicare il solare. Per questi giovani l’abbronzatura significa essere resilienti al cambiamento climatico. Un modo per sentirsi più forti e la volontà di adattarsi qualunque sia il contesto.

I DANNI DEI RAGGI UV

La realtà scientifica, però, è un’altra. «I raggi UV restano una delle principali cause di tumori cutanei e fotoinvecchiamento», spiega la dottoressa Eleana Ferrari. «I danni solari sono irreversibili, si accumulano nel tempo e colpiscono in modo più aggressivo a causa del cambiamento climatico. La scienza dermatologica sottolinea che “la pelle non dimentica”.  Ogni esposizione al sole, ogni scottatura, ogni giornata trascorsa senza protezione lascia un segno, anche se invisibile. Il danno si accumula, silenziosamente, e può manifestarsi anni dopo sotto forma di macchie, rughe profonde, perdita di tono o – nei casi più gravi – tumori cutanei. Non si tratta di allarmismo, ma di realtà biologica».

I RAGGI UVA E UVB

I raggi del sole non colpiscono tutti allo stesso modo. Alcuni, come gli UVA, arrivano in profondità nella pelle, dove lavorano in silenzio: contribuiscono all’invecchiamento precoce e possono persino alterare il DNA delle cellule. Altri, come gli UVB si fermano più in superficie, ma sono quelli che ci fanno arrossare, ci scottano, e nel tempo possono aumentare il rischio di melanoma. Il punto è che questi danni non si vedono subito. Non li senti nell’immediato, ma la pelle li registra. È per questo che la protezione solare non dovrebbe essere solo applicata quando siamo in vacanza o durante i giorni di sole pieno. Ma anche quando il cielo è velato, coperto di nubi perché i raggi UV penetrano lo stesso.

NON TUTTI I FOTOTIPI SONO UGUALI

Un’altra convinzione da smontare riguarda la presunta “democrazia” dell’abbronzatura. L’idea che tutti possano ottenere lo stesso colorito dorato è fuorviante e rischiosa. «I fototipi chiari, come il I e il II, non producono abbastanza melanina per abbronzarsi in modo sostanziale – continua la dottoressa Ferrari.  Per queste persone stare troppo al sole significa significa danneggiare la pelle. Anche chi ha la pelle più resistente non è davvero al sicuro. Quando l’indice UV è molto alto, con il sole brucia già di prima mattina, la pelle viene messa a dura prova. Aumentano i radicali liberi, quelle molecole che accelerano l’invecchiamento e danneggiano le cellule. E a quel punto, anche la pelle più allenata fa fatica a difendersi. La protezione è necessaria, ma non sufficiente. Bisognerebbe adottare la pratica dello “scattering”, in pratica alternare 30 minuti di esposizione solare diretta a 30 minuti di ombra per dare modo alla pelle di respirare e attivare i meccanismi di autodifesa».

FILTRI CHIMICI O FILTRI FISICI?

Non tutti i filtri solari sono uguali. Esistono due grandi categorie: filtri chimici e filtri fisici, detti anche minerali.

  • I filtri chimici (come avobenzone, octocrylene, homosalate) agiscono assorbendo i raggi UV e trasformandoli in calore. Vanno applicati almeno 30 minuti prima di esporsi al sole. Sono spesso preferiti per le texture leggere e invisibili, ideali sotto il make-up o per chi non ama la scia bianca. Tuttavia, possono causare irritazioni nelle pelli sensibili e sono soggetti a degradazione nel tempo (per questo è importante riapplicarli ogni due ore).
  • I filtri fisici, invece, sono composti minerali (come ossido di zinco e diossido di titanio) che riflettono fisicamente la luce solare. Sono generalmente più stabili, fotoprotettivi da subito dopo l’applicazione, e meglio tollerati dalle pelli reattive o dai bambini. Il lato meno glamour? Possono lasciare un leggero residuo bianco, anche se le nuove formule “nano” hanno migliorato molto la sensorialità. Sono indicati per chi ha la pelle grassa.

La scelta del solare giusto dipende da tanti fattori: il tipo di pelle, le abitudini quotidiane e la texture che si preferisce. Qualunque sia la formula scelta, è fondamentale che garantisca una protezione completa, cioè broad spectrum, in grado di schermare sia dai raggi UVA che dagli UVB.

MACCHIE SOLARI: COSA SONO, PERCHÉ COMPAIONO E COME PREVENIRLE

Le discromie cutanee – meglio note come macchie solari – sono uno degli effetti collaterali più comuni dell’esposizione solare. Si manifestano spesso su viso, décolleté e mani, con un aumento localizzato di melanina. Le cause possono essere ormonali (gravidanza, uso della pillola), farmacologiche (alcuni antibiotici e antinfiammatori sono fotosensibilizzanti) o semplicemente legate all’età.

La prevenzione è fondamentale:

  • usare una protezione 50+ ogni giorno, anche in città;
  • Meglio optare per solari pensati per prevenire le macchie.  Contengono ingredienti come antiossidanti, niacinamide, acido tranexamico o vitamina C, che aiutano la pelle a tenere sotto controllo la produzione di melanina.
  • Quando il sole è al massimo, tra le 11 e le 16, meglio cercare l’ombra. E riapplicare la protezione ogni due ore – anche se si è già messa la crema al mattino.
  • Chi soffre già di iperpigmentazione può optare per solari con effetto schermante totale, combinati a trattamenti depigmentanti notturni. Ma la costanza nell’applicazione resta l’arma più efficace.

TRATTAMENTI DERMOSCOSMETICI REJUVE

Rejuve è una linea di prodotti cosmeceutici professionali sviluppata per supportare e potenziare i trattamenti di medicina estetica, sia in studio sia a domicilio. Formulati con attivi ad alta concentrazione e tecnologie avanzate, i prodotti Rejuve mirano a migliorare la qualità della pelle, stimolare i processi rigenerativi e offrire risultati visibili e duraturi.

Flacone e confezione del siero illuminante Interactive NEO-C.

INTERACTIVE NEO-C

Un siero illuminante e antiossidante ad alta concentrazione di Vitamina C stabilizzata (30%) pensato per contrastare opacità, discromie e primi segni del tempo. La formula è potenziata da: Acido ferulico, che ne amplifica l’efficacia fotoprotettiva; Vitamina E, ad azione sinergica e protettiva contro lo stress ossidativo; Peptidi biomimetici, che stimolano la sintesi di collagene. E’ consigliato applicarlo alla sera.

Flacone e confezione del siero ristrutturante Essence NEOMATRIX.

 ESSENCE NEOMATRIX

Un siero intensivo ristrutturante pensato per pelli stressate, sottili o mature. La sua formula avanzata agisce come un “attivatore di matrice dermica” grazie a una combinazione mirata di attivi rigeneranti. Nella formula: Acido ialuronico, per un’idratazione profonda e progressiva; Bakuchiol, l’alternativa naturale al retinolo; Niacinamide, una forma della vitamina B3 che lenisce, uniforma e rinforza la barriera cutanea. E’consigliato applicarlo di giorno prima della protezione solare.

 Flacone e confezione del trattamento uniformante Interactive Cellular White

INTERACTIVE CELLULAR WHITE

Un trattamento uniformante ad azione intensiva, ideale per contrastare discromie, macchie scure e perdita di luminosità. La sua formula avanzata combina:  il glutatione che aiuta a ridurre la sintesi della melanina, creando un incarnato più uniforme, l’arbutina dall’effetto schiarente e la glicerina vegetale per un’idratazione profonda. E’ consigliato applicarlo alla sera, dopo il siero Neo C.

Flacone e confezione del prodotto solare Interactive Face Block SPF 50.

 INTERACTIVE FACE BLOCK SPF 50

Offre una schermatura ad ampio spettro contro i raggi UVA e UVB grazie a una combinazione di filtri fotostabili e tecnologie anti-ossidanti. Tra gli attivi principali: i composti perfluorurati che contribuiscono alla penetrazione dell’ossigeno nei tessuti cutanei, favorendo la rigenerazione cellulare e migliorando la luminosità della pelle. Completa la formula il Burro di Karité, ricco di vitamine e acidi grassi, che nutre in profondità.

VUOI SAPERNE DI PIU’ ?

Seguici sui canali social per vedere i risultati dei trattamenti e resta aggiornato per saperne di più su tutte le novità del mondo della Medicina Estetica. Vuoi prenotare un appuntamento? Compila il form ora.

share
Share on linkedin
Share on twitter
Share on facebook
Share on whatsapp
Share on email

related posts

Eleana Ferrari - expert advice - consigli per il paziente

Prof. Dr. Eleana Ferrari Papassava

Medico chirurgo, Biochimico e Nutrizionista che esercita principalmente in Italia, Inghilterra e Cipro. Con una lunga tradizione familiare indirizzata alla medicina e alla cura del benessere, Eleana è nota per il suo approccio olistico con il paziente, che le consente di armonizzare la ricerca del miglioramento estetico con il benessere globale dell’individuo.  

Rimani aggiornato, iscriviti alla newsletter